Di che cosa si tratta?
La riabilitazione del pavimento pelvico, o rieducazione perineale, rappresenta un riconosciuto approccio a molteplici disfunzioni uro-ginecologiche, le più comuni delle quali sono l’incontinenza urinaria e il prolasso genitale.
La riabilitazione interviene su quel gruppo di muscoli che chiude inferiormente il bacino, permettendo così al perineo di svolgere adeguatamente le funzioni di sostegno dei visceri pelvici e di mantenimento della continenza urinaria e fecale.
Quando e a chi è indicata?
È rivolta prevalentemente (ma non solo) alle donne, poiché i casi di disfunzione perineale sono spesso legati alla menopausa o al post-parto.
La rieducazione perineale è indicata a livello preventivo (per evitare l’insorgere di disfunzioni) in situazioni come pre e post partum (inizio dal terzo trimestre di gravidanza e a circa 40 giorni dal parto); prima e dopo chirurgia pelvica; debolezza dei muscoli perineali, secondaria a malattie congenite, neuropatie, dolori perineali, età, limitazione dell’attività fisica e prolungato allettamento.